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Cos’è l’ecocardiogramma transesofageo?
L’Ecocardiogramma Transesofageo è un esame che permette di studiare il cuore e le sue strutture usando una sonda lineare che viene inserita attraverso la bocca ed arriva nell’esofago. È un esame semi-invasivo che non necessita di ricovero ospedaliero.
L’esame viene effettuato dal medico specializzato in questa metodica e prevede l’inserimento di una sonda flessibile che attraverso la bocca, viene portata giù fino all’esofago e allo stomaco, analogamente a quanto avviene per una gastroscopia.
L’esofago è una struttura molto vicina al cuore, pertanto da questa posizione si possono studiare in maniera più dettagliata le varie strutture cardiache rispetto all’ecocardiogramma eseguito attraverso il torace.
Le immagini ecografiche ottenute con ecocardio normale (transtoracico) rivelano minori dettagli perché tra il cuore e la parete toracica si interpone il polmone, cosa che non si verifica nel caso delle ecocardio transesofageo.
Si tratta di un esame di secondo livello richiesto, solitamente dal cardiologo stesso, quando le informazioni ottenute con ecocardiogramma transtoracico non sono sufficienti a formulare una diagnosi conclusiva.
Essendo un esame effettuato attraverso la via digerente, pur se mal tollerato, non rappresenta un ostacolo per le vie aeree che rimangono libere. Ha una durata variabile a seconda dell’indicazione e, in genere, non supera i 10-15 minuti.
Pur non essendo un esame doloroso, è solitamente mal tollerato da parte dei pazienti in quanto prevede il passaggio attraverso la via digerente innescando il riflesso del vomito.
Per attenuare il fastidio del passaggio della sonda, viene usato un anestetico locale somministrato sottoforma di spray in gola o liquido con cui effettuare un gargarismo prima di iniziare l’esame e introdurre la sonda. Solo in casi selezionati si può effettuare in blanda sedazione.
Quando viene richiesto l’Ecocardiogramma Transesofageo?
L’ecocardiogramma transesofageo è un esame di secondo livello, con poche e rare complicazione che viene richiesto nei seguenti casi:
- Prima di procedere alla cardioversione elettrica della fibrillazione atriale per escludere la presenza di coaguli nell’atrio sinistro che potrebbero essere “spinti” in periferia una volta che l’atrio riacquista la sua attività contrattile. (vedere cardioversione elettrica).
- Per valutare una malattia valvolare quando l’esame eseguito attraverso il torace non è conclusivo circa l’ entità della valvulopatia e sul suo meccanismo.
- Prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico di correzione di una valvulopatia per pianificare la strategia di correzione della valvulopatia in questione.
- Nel caso di sospetta patologia congenita come, ad esempio, il difetto interatriale o il forame ovale pervio. In quest’ultimo caso, durante l’esame viene effettuata anche la somministrazione di soluzione fisiologica agitata (test con le microbolle) per valutare eventuale passaggio da un lato all’altro della membrana della fossa ovale.
- Sospetta infezione di valvola cardiaca, di pacemaker o di protesi valvolare
- Nel corso di interventi di riparazione o sostituzione di una valvola cardiaca per guidare la procedura.
Tutte queste indicazioni come si può notare appaiono particolarmente importanti in quanto possono modificare ed impattare in modo rilevante sulle scelte terapeutiche e cliniche.
Come si svolge l’ecocardiogramma transesofageo?
L’esame viene eseguito a paziente sveglio. Ove si rende necessaria, viene effettuata una lieve sedazione.
In tal caso, l’infermiere procede al posizionamento di un accesso venoso periferico costituito da una piccola cannula posizionata in una vena del braccio attraverso la quale verrà iniettato il sedativo appartenente alla categoria delle benzodiazepine.
Questo farmaco ha una durata d’azione corrispondente a quella dell’esame, al cui termine verrà iniettato un secondo farmaco il cui effetto è spiazzare la sedazione e risvegliare il paziente.
Prima dell’esame, è necessario un digiuno di 8-12 ore, condizione assolutamente necessaria in considerazione della metodica stessa (che percorre le prime vie digerenti).
Se il paziente porta protesi dentarie mobili, queste vanno rimosse prima dell’esame e potranno essere indossate subito dopo.
Prima di iniziare l’esame ci sarà un breve colloquio con il cardiologo a cui è necessario comunicare eventuali allergie a farmaci e la terapia domiciliare, compresi eventuali sedativi assunti per dormire o per altri scopi.
Attenzione:
Per effettuare l’ ecocardiogramma transesofageo è necessario firmare un consenso informato, anche se le complicanze sono davvero rare.
Il paziente inoltre deve essere accompagnato da una persona, perché nel caso venga effettuata la sedazione, nelle 5-6 ore successive è controindicato mettersi alla guida di veicoli.
Sarebbe buona norma eseguire prima dell’esame marcatori per pregresse epatiti così da informare personale sanitario prima della procedura.
Chi non può sottoporsi a Ecocardiogramma Transesofageo?
L’esame è controindicato in presenza di sanguinamenti del tratto digerente superiore, malattie dell’esofago o dello stomaco che possono ostacolare l’ingresso ed il passaggio della sonda come ad esempio, nel caso di varici, diverticoli dell’esofago e tumori gastroesofagei.
In assenza di queste controindicazioni, tutti possono sottoporsi a ecocardiogramma transesofageo comprese le donne in stato di gravidanza, gli anziani ed i bambini.
In quest’ultima categoria, essendo difficile riuscire ad ottenere la collaborazione del piccolo paziente, sono necessari il ricovero ospedaliero e la presenza dell’anestesista per una sedazione più profonda.
Rischi e complicanze dell’ecocardiogramma transesofageo
Seppur rare esistono delle complicanze legate al passaggio della sonda:
- Possibili aritmie cardiache, generalmente ben tollerate e di breve durata che solo raramente richiedono un trattamento farmacologico.
- Possibili lesioni esofagee, estremamente rare e solitamente correlate a varianti anatomiche misconosciute all’epoca dell’esame. Per tale motivo è sempre importante una corretta anamnesi, sia per le patologie gastro-esofagee che il paziente riferisce sia per eventuali sintomi che le possono far sospettare.
Va comunque sottolineato come le informazioni ed i vantaggi di eseguire tale esame superano abbondantemente i pericoli eventuali ad esso correlati.
Contatta l’esperto in merito a questo argomento.
Dott.ssa Tiziana Formisano
Specialista in cardiologia, Esperto in Ecocardiografia Transtoracica e Transesofagea applicata allo studio delle Valvulopatie, Cardiomiopatie e Malattie del pericardio
Dirigente Medico I livello
Cardiologia/UTIC
Ospedale Evangelico di Villa Betania
Napoli