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Cos’è l’eco-Color-Doppler Transcranico?
Il Doppler Transcranico è un esame diagnostico non invasivo che valuta il flusso dei vasi arteriosi all’interno del cranio e viene indicato, principalmente, nei casi di sospetto forame ovale pervio.
Durante l’eco-Doppler Transcranico viene usata una sonda ecografica per esplorare il flusso dei vasi arteriosi principali che irrorano il cervello.
La sonda viene posizionata sulla superficie della testa, in corrispondenza della tempia destra o sinistra. Usando la funzione ecocardiografica del Color e del Doppler, viene analizzato il flusso dell’arteria cerebrale media o dell’arteria cerebrale anteriore che fanno parte di una struttura vascolare di forma poligonale collocata alla base del cervello chiamata “poligono di Willis”.
Nel 10% dei soggetti, le ossa del cranio possono impedire la chiara visualizzazione del flusso arterioso rendendo non possibile l’esecuzione dell’esame.
In questi casi, si può tentare un approccio collocando la sonda in sede occipitale, ovvero in corrispondenza della nuca in modo da visualizzare le arterie della zona posteriore del poligono di Willis.
Quando viene indicato l’esame?
L’esame viene indicato quando c’è il sospetto di forame ovale pervio in un soggetto che ha avuto un ictus cerebrale o un attacco ischemico cerebrale transitorio (TIA) in assenza di fattori di rischio come le placche carotidee, la fibrillazione atriale, il fumo di sigaretta, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa e il diabete mellito.
Il forame ovale pervio è una comunicazione tra due camere cardiache, l’atrio sinistro e l’atrio destro che determina il passaggio di sangue (definito “shunt”) dalla parte sinistra verso la parte destra del cuore.
Il passaggio di sangue si inverte da destra verso sinistra nel corso di alcune manovre come il ponzamento (lo sforzo ad andare di corpo) e la manovra di Valsalva (l’espirazione di aria a bocca chiusa).
Questa comunicazione è indispensabile nel feto per la sua sopravvivenza durante la vita in utero e va incontro a chiusura spontanea dopo la nascita nel 75% delle persone.
Nel restante 25% dei casi può accadere che resti aperto o “pervio”, lasciando che una piccola quota di sangue passi da un versante all’altro del cuore.
Questa comunicazione può essere la via di passaggio di coaguli dal compartimento venoso al compartimento arterioso provocando embolie “paradosse” e quindi fenomeni ischemici.
Inoltre, il forame ovale pervio può causare embolie gassose nei soggetti che praticano attività subacquea con gli autorespiratori.
Per questa categoria di persone è opportuno eseguire uno screening con visita cardiologica ed ecocardiogramma per escludere la presenza di forame ovale.
Nel caso di sospetto forame ovale pervio, all’ecocardiogramma transtoracico è opportuno procedere con l’esecuzione del Doppler Transcranico per verificare la presenza di uno shunt.
In altre due situazioni viene richiesto il Doppler Transcranico:
- nei bambini affetti da anemia a cellule falciformi allo scopo di valutare il rischio di fenomeni ischemici o emorragici a cui questi piccoli pazienti vanno incontro a causa della condizione predisponente;
- trombosi di protesi cardiache per valutare il passaggio di emboli nel circolo cerebrale.
Come viene eseguito il Doppler Transcranico?
Prima di iniziare l’esame, verrà chiesto al paziente di firmare il consenso informato che contiene tutte le informazioni relative alla modalità di esecuzione.
Il paziente dovrà stendersi sul lettino, dopodichè verranno posizionati gli elettrodi sul torace per il monitoraggio elettrocardiografico durante l’esame; quindi, l’infermiere provvede a posizionare un accesso venoso nella vena del gomito del braccio destro.
L’accesso venoso è necessario perché durante l’esame verrà iniettata soluzione fisiologica che agitata più volte, produce piccole bolle necessarie per vedere se c’è passaggio di sangue attraverso il forame.
La soluzione fisiologica agitata verrà iniettata e durante il suo viaggio dalla vena periferica verso il cuore, solo in presenza di forame ovale pervio, può passare dall’atrio destro all’atrio sinistro ed a tutta la circolazione sistemica compresa la circolazione cerebrale.
Con la sonda posizionata sulla tempia, osservando il flusso dell’arteria cerebrale media l’ecografista può vedere se le bolle della soluzione salina arrivano nella circolazione sistemica entro un tempo stabilito di tre battiti successivi al termine dell’iniezione. Se ciò non si verifica, si può escludere la presenza di pervietà del forame ovale.
L’iniezione di soluzione agitata viene eseguita due volte, la prima a riposo e la seconda durante la manovra di Valsalva.
Il Doppler Transcranico non è un esame pericoloso. La soluzione fisiologica iniettata è sicura e non comporta alcuna reazione, neppure allergica.
Doppler Transcranico positivo: terapia farmacologica
Se il Doppler Transcranico conferma la presenza di forame ovale pervio in un paziente con un evento ischemico cerebrale in assenza di altre cause di ischemia cerebrale, il paziente dovrà iniziare una terapia con i farmaci anticoagulanti per prevenire un ulteriore evento.
Sarà inoltre necessario sottoporsi ad un ulteriore esame, l’ecocardiogramma transesofageo il cui scopo è studiare l’anatomia e le caratteristiche del forame ovale pervio.
In alcuni casi, infatti, le caratteristiche anatomiche del forame ovale (ad esempio la lunghezza e l’aspetto “a tunnel”) sono di per sé un fattore di rischio aggiuntivo per ictus e possono rappresentare la motivazione per dare indicazione alla correzione del forame ovale pervio.
La chiusura del forame ovale pervio è un intervento eseguibile per via percutanea ed è in centri selezionati, una procedura a basso rischio operatorio.
Contatta l’esperto in merito a questo argomento.
Dott.ssa Tiziana Formisano
Cardiologo, specialista in Ecocardiografia Transtoracica e Transesofagea applicata allo studio delle Valvulopatie, Cardiomiopatie e Malattie del pericardico
Dirigente Medico I livello
Cardiologia/UTIC
Ospedale Evangelico di Villa Betania
Napoli