La gestione delle vie aeree in una situazione di arresto cardiocircolatorio ha lo scopo di:
Favorire l’ossigenazione e la ventilazione;
- L’Ossigenazione è l’aumento di O2 (ossigeno) nel sangue attraverso maschere e/o cannule ad alti o bassi flussi.
- La Ventilazione favorisce attraverso presidi specifici (pallone di ambu, va e vieni) lo scambio alveolare tra ossigeno e anidride carbonica.
Quali sono i presidi integrativi della ventilazione?
Maschera facciale: Questo presidio rappresenta un valido strumento per la RCP perché possiede una valvola unidirezionale e impedisce il contatto diretto con la vittima. Si posiziona mettendo la maschera con la punta rivolta verso la radice del naso e premendo sui bordi in modo da farli aderire perfettamente al viso creando una pressione positiva al momento del soffio; Verificata la giusta posizione estendere ugualmente la testa come descritto in precedenza ed eseguire le ventilazione.
Cannule orofaringee e nasofaringee (rinofaringee): In caso di perdita di coscienza, questi presidi si possono utilizzare al fine di alleviare l’ostruzione delle vie aeree ma non sostituiscono la manovra di estensione del capo. La cannula nasofaringea è più tollerata nei pazienti con riflessi faringei validi rispetto a quelle orofaringee.
Pallone autoespansibile (AMBU): questa modalità di ventilazione si basa su tre principi:
- La tenuta della maschera è caratterizzata dalla scelta della dimensione della maschera (per una scelta idonea il bordo inferiore della maschera deve essere posizionato tra labbro inferiore e il mento, mentre il bordo superiore sulla radice del naso) e dall’adeguata distribuzione della forza delle dita della mano (il pollice e l’indice spingono la maschera verso la faccia formando una C, mentre le ultime tre dita disponendosi a mò di lettera E, sollevano la mandibola verso la maschera provocando l’estensione della testa).
- La pressione positiva, indicata sia per le apnee che per i respiri spontanei, è determinata da due fattori; la prima è il volume di ventilazione (5-6 ml/Kg) la seconda è la frequenza al minuto (8/10 nell’adulto, 15 nel bambino e 20 nel lattante). Nei respiri spontanei, in particolare nelle bradipnee (atti respiratori bassi), le ventilazioni con l’Ambu assistono e integrano le ventilazioni del paziente stesso mentre nelle tachipnee lo scopo della ventilazione è solo quello di assistere.
- Adeguatezza per verificare la qualità della ventilazione attraverso:
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- l’assenza di perdita di gas dalla maschera, in tal caso effettuare piccoli accorgimenti della posizione;
- Monitoraggio della saturazione maggiore del 90%;
- Espansione di almeno la metà superiore torace;
i dispositivi elencati sono utili per evitare l’aspirazione del contenuto gastrico a causa del rilassamento dei muscoli esofagei e stabilire il paziente durante i trasferimenti lunghi.
Bibliografia
L’articolo tratta gli argomenti descritti seguendo fedelmente le linee guida emanate dall’International Liason Committee on Resuscitation (ILCOR).
I Contenuti sono stati riportati dal manuale BLS-D redatto dalla Salvamento Academy S.R.L con autore Dott. Riccardo Ristori, presidente dell’associazione scientifica International Academy of Rescue and Resuscitation (IARR).
GESTIONE VIE AEREE NEL BLS
DOTT. ANTONIO SANNINO – INFERMIERE
Cardiologia Vanvitelli – Azienda dei Colli Monaldi (NA)
Istruttore BLS.D Salvamento Academy accreditamento regione Campania DECRETO_DIRIGENZIALE_DIP50_4_N_37_DEL_13_11_2017