L’ecocardiogramma è un esame diagnostico non invasivo capace di valutare diverse patologie cardiache.

In effetti è l’esame più utilizzato in fase iniziale per valutare tutte le patologie cardiovascolari correlate ad anomalie strutturali, funzionali o emodinamiche del cuore.

 

Su quali principi si basa?

L’ ecocolordopplergrafia cardiaca sfrutta fasci di ultrasuoni emanati da una sonda  esterna (trasduttore), i quali penetrano nel torace ,vengono riflessi e rifratti dalle strutture che incontrano (cuore, grossi vasi) e ritornano indietro alla sonda generando segnali che vengono trasformati in immagini dall’ ecografo (ovvero l’apparecchio esterno a cui è collegata la sonda). Il funzionamento è simile all’ ecoscandaglio utilizzato dalle imbarcazioni per esplorare la profondità dei fondali o scoprire relitti affondati. Gli ultrasuoni consentono inoltre di studiare anche il flusso di sangue all’ interno del cuore e dei vasi attraverso un principio fisico chiamato effetto “Doppler”. Quando al semplice ecocardiogramma si abbina anche la valutazione flussimetrica “Doppler” si parla di Ecocolordoppler cardiaco.

 

Ecografo di ultima generazione con sonda cardiologica e lineare

 

Ecocardiogramma: esame sicuro e indolore

Si tratta di un esame sicuro in quanto gli ultrasuoni non sono dannosi per l’organismo a differenza dei raggi X (quelli utilizzati per le comuni radiografie o TAC), ed è completamente indolore. Anche le donne in gravidanza o i bambini possono effettuare tranquillamente un’ecografia al cuore. L’esame può essere ripetuto indefinitamente, anche a breve distanza di tempo.

 

Ecocolordoppler cardiaco: modalità di esecuzione

Non bisogna essere a digiuno per eseguire l’ esame. L’esame viene eseguito con il paziente disteso su un lettino in decubito laterale sinistro (cioè disteso sul fianco sinistro) per la gran parte del tempo, poi in posizione supina. La sonda esterna viene poggiata dall’operatore sul torace del paziente così da poter acquisire le immagini necessarie.

Al paziente viene chiesto di assumere una posizione consona a facilitare l’apertura degli spazi intercostali ponendo il braccio sinistro sotto la testa ed il destro lungo il corpo.

L’esame ha una durata variabile a seconda del quesito clinico. In generale può durare da 5 minuti per una valutazione rapida (“echo-fast”) a circa 20-30 minuti per una valutazione più completa. Questa tipologia di esame eseguita con sonda esterna è definita ecocardiogramma “transtoracico”.

 


Ambulatorio di ecocardiografia con lettino per il paziente ed ecografo di ultima generazione.

 

Quando si richiede in genere un ecocardiogramma? 

Come dicevamo in precedenza, l’ecocardiogramma color Doppler transtoracico fa parte di una serie di esami per il cuore richiesti dal cardiologo  insieme all’ECG (elettrocardiogramma) a riposo , l’ECG sotto sforzo e via dicendo a seconda della problematica sospettata.

Le indicazioni possono essere molto varie. Queste sono le più comuni:

  • In presenza di un soffio cardiaco per valutare eventuali problemi alle valvole cardiache (mitrale, aorta, tricuspide, polmonare)
  • Dispnea (mancanza di respiro) o edemi declivi (gonfiore alle gambe) suggestivi per uno scompenso cardiaco
  • Valutazione della contrattilità del cuore in pazienti che hanno avuto un infarto o in cui si sospetta un problema coronarico (un ridotto flusso di sangue al cuore, dovuto ad un’ostruzione coronarica, può causare una riduzione della contrattilità a causa dell’ischemia di un’area cardiaca). Con quest’esame, è importante chiarirlo, non si vedono direttamente le coronarie ma i segni indiretti di una loro alterazione
  • Valutazione degli spessori del cuore nei pazienti con ipertensione arteriosa (a lungo andare l’ipertensione arteriosa può indurre un’ipertrofia, ossia un ispessimento delle pareti del ventricolo sinistro)
  • Valutazione dei pazienti che hanno una cardiomiopatia cioè una malattia del muscolo cardiaco per misurare volumi, dimensioni e spessori del cuore
  • Valutazione di cardiopatie congenite (cioè anomalie del cuore presenti dalla nascita)
  • Valutazione del pericardio (membrana sottile che riveste il cuore) che può andare in contro a ispessimento o accumulo di liquido al suo interno (versamento pericardico)
  • Stima della pressione polmonare in soggetti con sospetta ipertensione polmonare.

L’ecocardiografia è uno strumento molto versatile ed estremamente utile al cardiologo anche per la possibilità di poter essere eseguito al letto del paziente, in condizioni in cui quest’ultimo sia impossibilitato a muoversi. Permette, inoltre, di avere informazioni rapide ed in tempo reale.

 

Ecocardiogramma: dove eseguirlo

E’ un esame che può essere eseguito in ospedale o in un centro privato convenzionato con il sistema sanitario nazionale, previa prescrizione da parte di uno specialista o del medico curante. Si può altresì optare per eseguirlo privatamente presso il proprio cardiologo di fiducia. In casi estremi (es. impossibilità del paziente a lasciare la propria abitazione) c’è la possibilità di eseguirlo a casa con ecografi portatili.

 

Quanto tempo è necessario per ottenere il referto?

L’ecocardiogramma ha il vantaggio di fornire informazioni in tempo reale per cui il referto è in genere disponibile alla fine dell’esecuzione dell’esame.

 

L’ ecocardiogramma transesofageo: a cosa serve

In casi particolari, come per la valutazione di infezioni alle valvole del cuore (endocarditi),  valutazioni preoperatorie  specifiche per la cardiochirurgia, per procedure di emodinamica interventistica (mitraclip, chiusura dell’auricola sinistra ecc), esclusione della presenza di coaguli all’interno del  cuore nei pazienti con fibrillazione atriale, l’esame transtoracico può non essere sufficiente.

In tali casi l’esame di scelta è l’ecocardiogramma “transesofageo” eseguito con una sonda simile a quella utilizzata per fare una gastroscopia, che viene fatta passare attraverso la bocca in esofago. L’esofago è un organo che si trova esattamente dietro al cuore. Il posizionamento della sonda ecografica nell’esofago consente di vedere più dettagliatamente alcune strutture non ben valutabili con l’esame esterno.

Per approfondimenti in merito a questo tipo di esame si rimanda all’ apposita sezione dedicata consultabile nell’ area esami diagnostici del nostro sito.

 

Che cos’è l’ecostress?

L’ecocardiogramma in genere viene eseguito a riposo. L’ecostress fisico o farmacologico non è altro che un ecocardiogramma eseguito durante uno sforzo fisico (con cyclette, tappeto rotante o lettino fornito di pedali) o durante l’infusione di farmaci per via endovenosa (es. dobutamina o dipiridamolo).

Questo esame fornisce una serie di informazioni relative a ciò che accade al cuore quando viene messo sotto stress.

E’ particolarmente utile in caso di dolore toracico dubbio per ischemia o nella valutazione di alcune patologie valvolari (es. stenosi aortica severa a basso flusso).

Per approfondimenti in merito a questo tipo di esame si rimanda all’ apposita sezione dedicata consultabile nell’ area esami diagnostici del nostro sito.

 

Contatta l’ esperto in merito a questo argomento.

 

Dott. Michele D’Alto
Cardiologo clinico ed interventista

Responsabile “Centro per la diagnosi e cura dell’Ipertensione polmonare”
UOC Cardiologia e UTIC Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
AORN dei Colli-Ospedale Monaldi
Napoli

 

Dott.ssa Andrea Farro
A.I.F. Malattie dell’apparato cardiovascolare
Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
AORN dei Colli-Ospedale Monaldi
Napoli