Monitoraggio del paziente in terapia intensiva
In questo articolo cercheremo di spiegare in parole semplici quali sono i parametri vitali osservabili al monitor del paziente ricoverato in Area Critica in modo tale da poter valutare il miglioramento o peggioramento delle condizioni cliniche del paziente in relazione al regime terapeutico attuato.
Il Monitor permette la valutazione quantitativa, attraverso l’attribuzione di valori numerici, e qualitativa, con lo studio delle onde relative, così da avere una percezione globale dello stato di salute del paziente.
I Parametri misurabili sono:
- ECG: onda elettrocardiografica che descrive la conduzione elettrica cardiaca. Di norma la visualizzazione prevede due tracce diverse. E’ un monitoraggio in continuo atto a visualizzare preventivamente il subentro di aritmie maligne, sia tachi che bradi-aritmie, oltre che la visualizzazione in continuo dei complessi. Per alcune anomalie della conduzione, come nel caso di sospetta ischemia del miocardio, suggerisco di non attenersi alla visualizzazione al monitor, ma di eseguire una misurazione in 12 derivazioni mediante elettrocardiografo. Stesso discorso vale per le aritmie che non prevedono l’immediata cardioversione o defibrillazione, per garantire una giusta documentazione.
- FREQUENZA CARDIACA (PR): valore numerico, indica il numero di battiti compiuti dal muscolo cardiaco in un minuto, rilevabile attraverso la misurazione dei complessi da parte della centralina del monitor. E’ un dato variabile che fisiologicamente ha valori di riferimento diversi a seconda dell’età:
- neonati da 90 a 180 bpm
- bambini da 80 a 100 bpm
- ragazzi adolescenti da 70 a 120 bpm
- adulti da 60 a 90 bpm
- PRESSIONE ARTERIOSA dipende da due fattori: gittata Cardiaca (Il volume di sangue che il ventricolo spinge in aorta in un lasso di tempo ) e resistenza (esercitata dai vasi sanguigni contro il flusso).
L’immissione di sangue avviene in modo discontinua, dando due valori:
- Pressione Arteriosa Sistolica (SYST): Valore attribuito al massimo flusso sanguigno espulso ad ogni contrazione del cuore nella fase di Sistole. Dipende dalla forza di contrazione ventricolare e dall’elasticità dei vasi.
- Pressione Arteriosa Diastolica (DIAS): Valore attribuito alla fase di riposo cardiaca, ossia la Diastole. E data dalla durata della stessa diastole e dalle resistenze vasali.
- Pressione Arteriosa Differenziale (MEAN): E’ un valore differenziale tra Pressione Arteriosa Sistolica e Diastolica. Da qui è calcolabile il Valore della Pressione Arteriosa Media
Anche questo valore può essere rilevato dal Monitor con il bracciale collegato direttamente alla periferica centrale o da catetere posizionato in arteria (Pressione Arteriosa Cruenta).
- SATURAZIONE DI OSSIGENO (SPO2): è un indice ematico che permette di conoscere la percentuale di emoglobina satura di ossigeno, rispetto alla quantità di emoglobina presente nel sangue. La quantificazione di questo valore avviene con calcolo in %, con valori fisiologici compresi tra il 95 – 100%. Ad ogni modo questo valore può oscillare a seconda dell’età e di Patologie Respiratorie Croniche di base. Sarà importante quindi contestualizzare clinicamente tra un paziente e l’altro, così da comprendere se iniziare o meno Ossigenoterapia e soprattutto di che tipo. A questo punto entra in gioco lo studio dell’onda Pulsossimetrica.
- FREQUENZA RESPIRATORIA (RR): atti respiratori compiuti in un minuto. Fisiologicamente si attestano tra i 16 e i 20 atti respiratori al minuto, quantitativamente. Anche qui troviamo un’onda (RESP GAIN) che descrive la qualità degli atti respiratori, modificabile a seconda delle condizioni cliniche del paziente.
- TEMPERATURA CORPOREA (TEMP): misurazione in gradi centigradi della temperatura corporea attraverso il posizionamento di sonde, sia sulla cute che per via invasiva. Utile soprattutto nella valutazione dei pazienti con quadri clinici di Sepsi o nella valutazione dello stato di infiammazione generalizzata nel Post Operatorio. Valori fisiologici si attestano su 36,8 +/- 0,4.
Tutti questi parametri sono suscettibili di variazioni, sia fisiologiche che patologiche e vanno repentinamente documentati sia in cartella clinica che nella cartella infermieristica. Questo permette di avere un quadro clinico globale delle condizioni del paziente.
Laddove le condizioni cliniche dei pazienti prevedano la necessità di eseguire delle valutazioni attraverso un monitoraggio cardiocircolatorio con catetere di Swan-Ganz, possiamo ricorrere alle valutazioni di:
- PRESSIONE VENOSA CENTRALE (PVC)
- PRESSIONE ARTERIOSA CRUENTA (PAC)
- PRESSIONE DI INCUNEAMENTO O PAWP-WEDGE
- GITTATA CARDIACA
Entrambe possono essere visualizzate direttamente al monitor del paziente e la gestione compete l’equipe infermieristica.
A questi parametri va sicuramente aggiunta la valutazione dell’emissione delle urine attraverso la diuresi ed il bilancio elettrolitico.
Per visualizzare tutti questi parametri abbiamo bisogno di una serie di cavi ed accessori che devono essere posizionati su parti specifiche del corpo del paziente in modo da rappresentare i valori su un monitor attraverso trasduttori. In un articolo più avanti spiegheremo come monitorare il paziente in terapia intensiva attraverso questi presidi.
In conclusione, avendo una visione globale del paziente grazie al Monitor ed una conoscenza dei singoli parametri, del loro significato, delle oscillazioni fisiologiche e quindi, delle alterazioni patologiche rispetto ai valori di riferimento, possiamo gestire e controllare un paziente in Area Critica.
Contatta l’esperto in merito a questo argomento.
Dott. Pasquale Mattia Bufalino
Infermiere
Cardiologia Vanvitelli Azienda dei Colli – Monaldi – Napoli
Laureando in Medicina e Chirurgia presso Università Federico II di Napoli