In questo articolo cercheremo di spiegare in parole semplici come avviene la preparazione e la procedura di montaggio di due presidi elettromedicali diagnostici: Holter ECG delle 24h e Holter pressorio delle 24h che vengono comunemente utilizzati nelle unità operative di Cardiologia per una diagnosi precisa della patologia. 

Il primo utile per un monitoraggio elettrocardiografico continuo della durata di 24h ed il secondo per una valutazione delle oscillazioni dei valori pressori arteriosi sistemici nell’arco della giornata. 

Si ricorda che il corretto montaggio è parte integrante dell’esame stesso e ne condizionerà l’attendibilità e la corretta riuscita.

MONTAGGIO HOLTER DINAMICO ECG

Durante la registrazione dell’Holter cardiaco, il paziente deve svolgere la sua regolare attività quotidiana senza limitazioni, ponendo solo cura al fatto che le piastrine adesive del dispositivo non si stacchino dalla pelle per movimenti eccessivi o eccessiva sudorazione.

Qualora si avverta un disturbo, questo può essere segnalato e marcato in memoria premendo un apposito pulsante posizionato sul registratore riportante in genere la scritta “event”. 

I segnali elettrici memorizzati vengono elaborati ed analizzati da un computer esterno collegato al registratore una volta che questo è stato scollegato dal paziente.

Per il Monitoraggio ECG dinamico 24/48h secondo Holter vengono messi a disposizione: il device, registratore ambulatoriale di elettrocardiografia 24/48h (Direttiva dispositivi medici 93/42/CEE) con custodia e cintura elastica; un “cavo paziente”; un “cavo USB” e gli elettrodi monouso. 

Prima di avviare il monitoraggio, è importante seguire i punti descritti in seguito per evitare l’inizio della registrazione senza traccia, falsando in questo modo le conclusioni dell’esame:

  • Preparazione della cute dell’utente. Poiché gli elettrodi devono rimanere applicati a lungo (24/48h), per un contatto ottimale si consiglia di effettuare un’accurata pulizia della cute con un panno/garza in corrispondenza dei punti di applicazione degli elettrodi, “sgrassando” l’epidermide con un solvente. In caso di peluria, effettuare una rasatura/depilazione nelle aree sottostanti gli elettrodi. Infine, per avere una lettura migliore, fissare gli elettrodi con fasce elastiche sotto gli indumenti.
  • Collegamento degli elettrodi al device. Prima di avviare il monitoraggio, recuperare gli elettrodi monouso a bottone del tipo “consigliato” (vedi manuale d’ uso dell’ apparecchio) e collegarli ai terminali del cavo paziente. Attenzione: esistono in commercio svariate tipologie di elettrodi monouso autoadesivi; tuttavia, il corretto funzionamento del registratore è garantito solo con l’applicazione corretta degli elettrodi. 
  • Posizionamento degli elettrodi sul torace. Posizionare sul torace dell’utente, previa rimozione della pellicola protettiva, i 6 elettrodi adesivi allocando i colori come da immagine.

  • Sostituzione delle batterie. Il device funziona con una batteria in genere ALCALINA AA 1,5V. Qualora la batteria fosse scarica o non completamente carica, il device non consente l’avvio del monitoraggio (il display non può essere acceso). E’ consigliabile fornire al paziente 1 batteria di scorta ed istruirlo sulla eventuale sostituzione. In condizioni di batteria scarica infatti, il device permette di sospendere temporaneamente il monitoraggio, togliere la batteria, sostituirla ed automaticamente, riprendere la registrazione. Se non si è correttamente istruiti sulla modalità di sostituzione della batteria è consigliabile evitare di farlo, per non correre il rischio di sovrascrivere la scrittura precedente e perdere quindi parte della registrazione.

MONTAGGIO HOLTER PRESSORIO

L’Holter pressorio è un esame diagnostico non invasivo, indolore che consente di misurare la pressione arteriosa durante un’intera giornata e registrarne i risultati.

Utilizza lo stesso principio della misurazione della pressione di uno strumento chiamato sfigmomanometro. L’holter pressorio è di fatto uno sfigmomanometro portatile di dimensioni ridotte, capace di funzionare in maniera autonoma dopo l’accensione 

Si compone di una fascia gonfiabile (manicotto) collegata tramite un cavo di gomma ad un piccolo misuratore, il quale possiede una memoria interna in cui registra il risultato di ogni singola misurazione. Il registratore funziona con una batteria in genere ALCALINA AA 1,5V.

Rispetto ad una tradizionale misurazione con lo sfigmomanometro, l’holter pressorio prevede un controllo costante nell’arco di 24 h. 

Nello specifico, viene effettuata una misurazione della pressione arteriosa ogni 15 minuti durante il giorno ed ogni 30 minuti durante la notte (questi intervalli temporali possono essere programmati diversamente sulla base delle indicazioni mediche). 

Durante le misurazioni va consigliato al paziente di stendere il braccio non appena avverte che il manicotto si sta gonfiando, ciò renderà le misurazioni più attendibili. Il dispositivo, che provvederà a registrare tutti i dati rilevati non può e non deve essere sganciato prima del termine delle 24 ore, pena l’inefficacia della misurazione.

Prima di indossare l’Holter pressorio, si effettua una calibrazione dello strumento, effettuando una misurazione con uno sfigmomanometro tradizionale e una con l’holter. 

Se i dati risultano allineati, si può procedere. Durante le 24 ore si consiglia al paziente di annotare tutto ciò che può essere utile ai fini della elaborazione della diagnosi. 

Il montaggio che è di esclusiva competenza infermieristica e medica, presenta delle fasi da seguire per il corretto posizionamento:

  • Informare il paziente sull’utilità dell’esame;
  • Montare il manicotto/bracciale nella parte superiore del braccio.
  • Valutare se non ci sono ostacoli alla misurazione che ne possono impedirne la giusta rilevazione (ferite, ostruzioni parziali di tipo vascolare, lesioni ossee che possono provocare dolore all’atto della misurazione);
  • Collegare il bracciale al connettore che trasmette i dati al dispositivo applicato, mediante l’utilizzo di una cintura alla vita del paziente;
  • Avviare la misurazione e raccomandare al paziente di non toccare in nessun modo la macchinetta.

 

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Dott.ssa Martina Cuomo
Infermiere

UOC IMMUNODEFISCIENZA E MALATTIE DELL’IMMIGRAZIONE
Azienda dei Colli (NA) – Cotugno