Cos’è il dotto arterioso di Botallo?

Il dotto arterioso di Botallo è una struttura vascolare che in epoca fetale connette l’arteria polmonare sinistra con l’aorta.  

Si chiude generalmente nei primi 60 giorni di vita, lasciando come residuo un cordone fibroso. Il Dotto di Botallo nella vita fetale, serve insieme al forame ovale di Botallo, ad oltrepassare il circolo polmonare che nel feto ovviamente non ha possibilità di eseguire il ciclo respiratorio.  

La caduta delle resistenze polmonari che si verifica con i primi atti della respirazione spontanea è lo stimolo per la chiusura del dotto di Botallo.  

Meccanismo fisiopatologico

La presenza di una comunicazione tra l’aorta e l’arteria polmonare sinistra determina un flusso o shunt dall’aorta all’arteria polmonare. 

L’iperafflusso polmonare è il vero problema da scongiurare. La sua entità sarà diversa in funzione del calibro del dotto arterioso di botallo, delle pressioni presenti in aorta ed arteria polmonare e delle dimensioni dei ventricoli. 

 

Come si manifesta 

Un dotto arterioso pervio è sintomatico solo quando ha dimensioni e flusso elevati. Il dotto arterioso pervio di piccole dimensioni è quasi sempre privo di sintomi degni di nota e risulta diagnosticato dopo visita medica cardiologica o pediatrica di routine. 

Raramente il riscontro avviene per l’evenienza di endocardite da streptococco. Nei casi invece in cui l’iperafflusso polmonare è importante per dei dotti di notevoli dimensioni, si manifestano i quadri tipici dello scompenso cardiaco. 

In particolare: tachipnea, letargia, scarso accrescimento per fatica durante la suzione.

Esami strumentali utili per una corretta diagnosi 

  • ECG o elettrocardiogramma: spesso è normale, raramente può mostrare i segni di ingrandimento e di ipertrofia ventricolare sinistra ma come detto precedentemente, ciò avviene solo per dotti pervi di grosse dimensioni e diagnosi tardive.
  • Radiografia o RX del torace: essa può mostrare cardiomegalia ed i segni secondari ad un iperafflusso polmonare come aumento della trama vascolare polmonare. Non sono frequenti versamento pleurico e/o pericardico.
  • Ecocardiografia o EcoColorDoppler cardiaco: rappresenta il gold standard o indagine fondamentale per la diagnosi di pervietà del dotto di Botallo. Permette di quantificare e studiare la direzionalità dello shunt, valuta i diametri e la funzione di contrazione dei ventricoli. 

Terapia medica ed interventistica 

I piccoli dotti si presentano in maniera completamente asintomatica, eccezion fatta per l’aumentato rischio di endocardite batterica da streptococco e la profilassi può essere l’unico trattamento salvo peggioramento della funzione dei due ventricoli. 

Nel caso di dotti arteriosi pervi di Botallo di medie e grandi dimensioni è utile pensare ad una correzione interventistica. 

Esclusa la coesistenza di cardiopatie congenite complesse in cui il dotto arterioso deve rimanere pervio,  si può procedere con il trattamento farmacologico che consiste nella somministrazione di FANS, tra tutti ibuprofene e indometacina per velocizzare la chiusura del dotto. 

Nel caso di dotti arteriosi pervi di Botallo di medie e grandi dimensioni è utile pensare ad una correzione interventistica. 

Esclusa la coesistenza di cardiopatie congenite complesse in cui il dotto arterioso deve rimanere pervio,  si può procedere con il trattamento farmacologico che consiste nella somministrazione di FANS, tra tutti ibuprofene e indometacina per velocizzare la chiusura del dotto. 

Nel caso di fallimento di tale terapia si può procedere con la chiusura percutanea con approccio transcatetere, mediante un accesso arterioso femorale ed il rilascio di una spirale metallica occludente e/o di un device metallico a doppio ombrello. Dove possibile, si attende l’età prescolare o almeno un peso superiore ai 4 kg. 

Il trattamento chirurgico ormai viene destinato ai soli pazienti che necessitano di intervento cardiochirurgico invasivo per la concomitanza di altre malformazioni cardiache da correggere e viene eseguito anche in pazienti con peso inferiore ai 4 kg.

 

Contatta l’esperto in merito a questo argomento.

 

Dott. Augusto Esposito
Cardiologo

Dipartimento Cardiotoracico – U.O.C. Cardiologia diagnostica ed interventistica.                          Ospedale del Cuore – G.Pasquinucci.                                                                                                          Massa (Toscana).                                                                                                                                Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali
CCMR Regione Campania
AORN Monaldi Napoli.